L’ANQ ha pubblicato oggi i risultati delle misurazioni della qualità svolte nel 2023 a livello nazionale nella psichiatria stazionaria per adulti, come pure nella psichiatria stazionaria infantile e adolescenziale. Dal rilevamento del peso medio dei sintomi dei pazienti a causa di disturbi psichici, limitazioni fisiche e limitazioni funzionali sociali emerge che le cure stazionarie hanno portato a un miglioramento. Ciò viene riscontrato sia nella valutazione effettuata dal personale curante, sia nell’autovalutazione dei pazienti. Il rilevamento delle misure restrittive della libertà permette inoltre di constatare che nel 90,9% dei casi della psichiatria per adulti e nel 93,3% dei casi della psichiatria infantile e adolescenziale non sono stati adottati provvedimenti di questo genere, i quali, secondo la legge, possono essere attuati solo in presenza di un pericolo per il paziente in questione o per altri, e purché altre misure non siano sufficienti.

Prima analisi separata per la psichiatria geriatrica

L’odierna pubblicazione dell’ANQ riporta per la prima volta in modo differenziato i risultati di trenta reparti e cliniche di psichiatria geriatrica. «Con l’analisi separata della psichiatria geriatrica e l’adeguamento delle direttive di misurazione per questo settore, l’ANQ ha raggiunto un importante obiettivo», spiega il PD dr. med. dr. phil. Ulrich M. Hemmeter, direttore medico presso i servizi psichiatrici dei Grigioni e il centro psichiatrico Appenzello Esterno, nonché membro del Comitato per la qualità Psichiatria. «Le misurazioni considerano ora meglio i compiti specifici delle cliniche di psichiatria geriatrica, in particolare il trattamento di persone affette da demenza. Gli istituti ricevono così dati comparativi più rappresentativi e spunti più affidabili per attuare miglioramenti». Al fine di adattare in modo ancora più preciso le misurazioni alle caratteristiche della psichiatria geriatrica, l’ANQ sta valutando il rilevamento delle cadute quale nuovo indicatore della qualità. La psichiatria geriatrica è il quinto tipo di clinica della psichiatria per adulti analizzato singolarmente dall’ANQ.

Dettagli sui risultati 2023 della psichiatria per adulti

• Misurazione del peso dei sintomi: dal punto di vista del personale curante, su una scala da 0 a 48 il peso dei sintomi dei pazienti raggiungeva il 19,6 al momento dell’ammissione, per scendere poi all’11,6 al momento della dimissione. Questi due valori sono rimasti stabili rispetto all’anno precedente. I pazienti, invece, hanno rilevato un valore all’ammissione di 72,7 e uno alla dimissione di 41,9 su una scala da 0 a 212. Dato che nella psichiatria geriatrica l’autovalutazione è stata interrotta a inizio 2023, non è possibile effettuare un confronto con l’anno precedente.
• Rilevamento delle misure restrittive della libertà (senza psichiatria forense): nel 9,1% dei casi, è stata adottata almeno una misura restrittiva della libertà, un tasso più alto di 0,3 punti percentuali rispetto al 2022, ma sempre inferiore a quello del 2021. Nel 2,3% dei casi, sono state adottate più di tre misure restrittive della libertà, nel 2,7% dei casi due o tre e nel 4,1% dei casi una.

I primi risultati della psichiatria geriatrica confermano le caratteristiche di questo tipo di clinica. Dal punto di vista del personale curante, su una scala da 0 a 48 il peso dei sintomi dei pazienti si attestava sul 22,2 al momento dell’ammissione e sul 12,9 al momento della dimissione. Si constata dunque che il peso dei sintomi all’ammissione è il più alto tra tutti i tipi di clinica, ma nel corso del trattamento è stato ridotto in misura maggiore. Nel 16,8% dei casi è stata adottata almeno una misura restrittiva della libertà: oltre la metà concerne restrizioni della libertà di movimento allo scopo, per esempio, di prevenire cadute e le relative lesioni.

Dettagli sui risultati 2023 della psichiatria infantile e adolescenziale

• Misurazione del peso dei sintomi: su una scala da 0 a 52, la valutazione da parte del personale curante ha rilevato un valore all’ammissione pari a 19,2 e uno alla dimissione pari a 13,3. Entrambi questi risultati sono stabili rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista dei pazienti, invece, al peso dei sintomi è stato assegnato in media un valore di 22,4 all’ammissione e di 16,0 alla dimissione. Anche in questo caso, i risultati dell’autovalutazione (effettuata pure su una scala da 0 a 52) corrispondono al livello dell’anno precedente.
• Rilevamento delle misure restrittive della libertà: nel 6,7% dei casi è stata adottata almeno una misura restrittiva della libertà, il che costituisce un incremento di 0,9 punti percentuali rispetto al 2022 e un ritorno al livello del 2021. Nell’1,6% dei casi, sono state adottate più di tre misure restrittive della libertà, nell’1,8% dei casi due o tre e nel 3,3% dei casi una.

Analizzati circa 92’700 casi

Nella psichiatria per adulti, il numero di casi è passato dagli 86’497 del 2022 agli 87’615 del 2023, nella psichiatria infantile e adolescenziale dai 4950 casi del 2022 ai 5070 del 2023. In entrambi i settori, i disturbi affettivi (p.es. depressioni) rappresentano la diagnosi principale più frequente. I risultati delle misurazioni dell’ANQ possono essere consultati per ogni clinica sul sito dell’ANQ e posti a confronto con i valori nazionali.

Nota per gli organi di informazione: risultati non utilizzabili per classifiche di ospedali/cliniche

I risultati delle misurazioni ANQ rappresentano importanti aspetti legati alla qualità per un determinato campione e in un periodo definito. I dati consentono di trarre conclusioni supportate scientificamente in merito ad aspetti parziali della qualità delle cure, non sulla qualità complessiva di un istituto. La complessa metodologia rende i risultati delle misurazioni ANQ inadeguati per l’allestimento di classifiche. Informazioni dettagliate sull’interpretazione dei risultati (PDF)

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